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torta-stress

Torta, stress….via!

Siamo ai posti di partenza… stanno riaprendo le attività e possiamo ricominciare a uscire con cautela ma con un po’ di timore e attenzione ritorneremo alla normalità.

Il passaggio però non è indolore abbiamo bisogno di concentrazione e energia per resistere allo stress di adattarci a nuove regole come portare mascherine, usare disinfettanti, mantenere la distanza sociale…

La tentazione forte sarà di consolarci riempiendo il carrello di cibi goduriosi che ci portino all’estasi e ci allontanino dallo stress.

Perché scatta questo bisogno? il nostro complesso sistema appetito-sazietà è regolato dall’insieme di neurotrasmettitori attraverso i quali comunicano le cellule nervose, in particolare la dopamina.

dopamina

Quando gustiamo il nostro piatto preferito o pratichiamo la nostra attività preferita o facciamo effusioni amorose, nel cervello avviene un massiccio e istantaneo rilascio di dopamina, in precedenza prodotta nel tronco celebrale, e che coinvolge poi  il  sistema mesolimbico e altre strutture del cervello tra cui la PFC ( corteccia prefrontale )

Se l’intensità di attivazione  è superiore nei neuroni del sistema mesolimbico dopaminergico rispetto a quelli dopaminergici che si trovano nella corteccia prefrontale, utilizzando la metafora del braccio di ferro, le esigenze del presente “vincono” sulle possibili conseguenze future. In pratica aumenterà  la propensione alle gratificazioni immediate e quindi all’impulsività[1].  Ci gratificherà quindi mangiare la prima cosa che capita piuttosto che aspettare di prepararci un piatto sano.

La ricerca del piacere ha infatti anche un aspetto funzionale relativo alla gestione dello stress vissuto in quel momento per l’effetto dell’attivazione dei circuiti neurali sensibili alla classe di molecole chiamate endorfine.
Se stiamo vivendo una situazione di stress (nel nostro caso stress negativo indotto dalla paura del coronavirus), sarà forte la motivazione nel ricercare e ottenere un’esperienza legata alla sensazione di piacere che porterà all’attivazione dei neuroni sensibili alle endorfine e avrà come conseguente effetto l’ abbassamento dello stress negativo percepito in quel momento (anche se tale effetto avrà breve durata).

La priorità di far “vincere” il sistema mesolimbico della ricompensa sarà quindi funzionale alla gestione dello stress percepito nel presente malgrado le possibili conseguenze negative future ( aumento di peso, infiammazione…).

Questo meccanismo è alla base della dinamica sia delle dipendenze più propriamente cliniche che  dei comportamenti non patologici come l’assunzione del “comfort food” di cui molti sono andati alla ricerca in questo periodo di isolamento.  

Da approfondire  sicuramente sarà il legame tra i complessi sistemi psico-neuro-metabolici che si influenzano reciprocamente nel nostro organismo e l’influenza delle citochine infiammatorie sui livelli di dopamina presenti nel cervello con il conseguente impatto sulla motivazione [2]

Si spiega così il perché siamo sempre alla ricerca di cibi ad alta densità energetica come i cibi zuccherati, cremosi , ricchi di grassi cioè i classici junk food in grado di attivare il circuito dopaminergico

Ci dobbiamo rassegnare all’inevitabile? In realtà possiamo mangiare sano senza rinunciare al piacere.

Possiamo prepararci dei casalinghi comfort food sani e golosi e mangiarli quando il nostro cervello richiede più energia al mattino a colazione o durante le pause della giornata per abbassare lo stress e per ricaricare le batterie.

La regola di base è sempre scegliere ingredienti che possano soddisfare tutte le richiese del corpo e del cervello e soprattutto mangiarli al momento giusto gustandoli con tranquillità per far si che il sistema appettito-sazietà sia attivato correttamente.

Proponiamo quindi oggi una ricetta creato dalla Food Blogger Manuela Billo dagli ingredienti semplici ma che possiamo usare per coccolarci e darci energia senza cadere nei junk food della GDO

In particolare gli ingredienti utili a regolare la produzione di dopamina saranno:

  • mandorle: contengono tirosina un aminoacido essenziale per la sintesi di neurotrasmettitori come la dopamina e l’adrenalina
  • ciliege: sono ricchi di antiossidanti che agiscono, direttamente, contro i radicali liberi stimolando, anche, la produzione di dopamina.
  • olio di mais: la vitamina E contenuta negli oli vegetali è un potente antiossidante per i neuroni ed i nervi in generale, e il regolare consumo previene il deterioramento cognitivo. Inoltre il consumo di oli vegetali permette di diminuire l’ eccesso di grassi saturi presenti nei grassi animali, nel burro, nell’olio di palma e di cocco che possono interferire con la captazione, a livello cerebrale, della dopamina.
  • cioccolato: contiene La feniletilammina una molecola che può mimare gli effetti di dopamina e noradrenalina favorendo la veglia e ritardando la comparsa di fatica
torta soffice
TORTA GOLOSA SOFFICISSIMA

Ingredienti:

  • 300 g farina tipo1
  • 120 g olio di mais bio
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • 125 g di yogurt ai frutti di bosco
  • 100 g di cioccolato fondente cacao min.72%
  • 100 g bevanda di avena
  • 8 g di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 2 cucchiai di cacao in polvere
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 3 cucchiai di marmellata di ciliegie
  • 1 pizzico di sale
  • 30 g di mandorle
  • 90g zucchero di canna grezzo

In un mixer frullare insieme la cioccolata fondente a pezzetti con le mandorle. Mescolare questo gustoso mix alla farina e agli altri ingredienti secchi. In un’altra terrina, unire tutti i liquidi (l’olio, l’aceto, lo yogurt, la bevanda di avena, la marmellata). Versare gli ingredienti secchi poco alla volta, nei liquidi e mescolare bene fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Versare l’impasto in una teglia da forno foderata con l’apposita carta e cuocere per 30 minuti a 170 gradi, ventilato. Spegnere e lasciare nel forno caldo altri 20-30 minuti.

Possiamo gustarci una fetta di questa torta antistress con una tazza di the verde.  Grazie alle sue spiccate capacità antiossidanti, aumenteremo la capacità di contrasto contro i radicali liberi, i maggiori responsabili della degenerazione cellulare, e la nostra concentrazione riducendo la fatica mentale.

Non dimentichiamo che anche lo stile di vita influisce su una corretta regolazione della dopamina: a una giusta alimentazione andrebbero sempre abbinati una buona qualità del sonno, una costante attività fisica e stare all’aria aperta per prendere dei bagni di sole

Bibliografia

[1]https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28942119

[2]https://www.cell.com/trends/cognitive-sciences/fulltext/S1364-6613(19)30066-X

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