coronavirus

Coronavirus

Qualità dell’aria e coronavirus

In questi giorni che siamo costretti a rimanere chiusi in casa per contenere la diffusione del Virus “Sars-cov2” (comunemente chiamato Coronavirus) ci viene a mancare un aspetto fondamentale per il benessere umano e cioè la connessione con la natura e i benefici che ci regala.

È ormai acclarato e scientificamente provato [1] che negli ambienti indoor delle nostre abitazioni vi sia una concentrazione di sostanze inquinanti generalmente superiore a quelle presenti nell’ambiente outdoor.

Diversi studi indicano le polveri sottili [3] come carrier per patogeni come il coronavirus: in pratica in ambienti con presenza di inquinanti è più facile ammalarsi e avere sintomi più gravi. [4]

Una scarsa qualità dell’aria che respiriamo quotidianamente all’interno delle nostre abitazioni comporta una serie di problematiche e conseguenze negative più o meno gravi che colpiscono svariati organi dell’uomo.

Le patologie e i disturbi che si possono manifestare variano a seconda dell’età e dello stato di salute del soggetto, dalla quantità e tipologia di contaminanti cui è esposto, dalla collocazione fisica dell’abitazione e da altri fattori.

La mancanza di una corretta ventilazione delle nostre stanze accentua ulteriormente la concentrazione dei contaminanti presenti e aumenta considerevolmente l’esposizione a tali sostanze da parte dell’uomo.

Naturalmente un’elevata presenza di inquinanti che si possono riscontrare negli ambienti domestici comporta un aggravio dei disturbi e delle patologie pregresse nei soggetti portatori; basti pensare a chi presenta problematiche alle vie respiratorie.

I disturbi che si riscontrano si presentano sotto forma di cefalea, tosse, congestione nasale, irritazioni cutanee ed alle vie respiratorie, calo delle funzioni cognitive con incapacità di concentrazione, bruciore agli occhi, sintomi allergici e nelle persone più deboli e anziane si possono manifestare broncopatie croniche ostruttive.

Le fonti di queste sostanze inquinanti sono sia interne (attività svolte quotidianamente dalle persone, materiali utilizzati per la costruzione dell’edificio, gli arredi presenti, la tipologia delle superfici a contatto con l’aria degli ambienti, ecc.) ed esterne alle nostre abitazioni (trasporti, attività produttive, scarichi di combustione emessi dagli impianti di riscaldamento, ecc.).

Solo per citarne alcuni troviamo l’anidride carbonica prodotta dalla respirazione, monossido di carbonio prodotto da forni-caldaie a gas e stufe-caminetti a legna, la formaldeide e il toluene presenti nelle vernici, colle, deodoranti, ecc.; altri composti organici volatili prodotti dal metabolismo dell’uomo, composti semi-volatili utilizzati negli arredi e nei materiali da costruzione per renderli antimacchia, ignifughi ed idrorepellenti, elevata presenza di umidità relativa che porta inesorabilmente alla formazione di microbi quali batteri, funghi e muffe, prodotti chimici utilizzati per la pulizia e la disinfezione delle superfici, particolato aerodisperso, ecc. Una corretta qualità dell’aria all’interno di luoghi chiusi è un parametro essenziale per il benessere psicofisico delle persone e per limitare i rischi al nostro apparato respiratorio.

Diviene quindi fondamentale limitare l’esposizione prolungata a tutte quelle sostanze inquinanti presenti negli spazi chiusi delle nostre abitazioni.

Sorge spontanea una domanda, come rendere gli ambienti chiusi della nostra casa meno nocivi e più salutari possibili.

Ciò può essere messo in pratica agendo su più fattori: ridurre le possibili sorgenti di inquinanti presenti e attuare un’adeguata ventilazione delle stanze sono tra le soluzioni più efficaci in quanto vengono diluite le concentrazioni dei contaminanti.

A ciò si possono aggiungere altri rimedi quali il verde d’interni; esistono infatti particolari piante che agiscono come dei purificatori naturali dell’aria filtrando ed assorbendo le micro particelle e sostanze nocive, oppure utilizzando dei purificatori e deumidificatori per l’aria.

Inoltre facendo uso di prodotti naturali, in sostituzione di quelli chimici, utilizzati per la cura del corpo e della pulizia delle superfici domestiche si riducono la presenza delle fonti che possono rilasciare sostanze pericolose per il nostro organismo.

In conclusione, in questi giorni dove trascorriamo molto tempo chiusi nelle stanze delle nostre case è importante mantenere l’aria il più salubre possibile per non incappare nell’effetto negativo che può arrecare un ambiente sempre chiuso.

Cerchiamo di rendere più naturali e salutari possibili gli ambienti artificiali in cui viviamo.

Ne va della nostra salute.

Bibliografia:

[1] http://www.isprambiente.gov.it/contentfiles/00010300/10392-rapporto-117-2010.pdf/

[2] The 9 Foundations of a Healthy Building. Center for Climate, Health and the Global Environment forhealth.org

[3] The Association between Respiratory Infection and Air Pollution in the Setting of Air Quality Policy and Economic Change.

[4] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21348956

Leave a Reply